Escursioni ambientali e naturalistiche Isola d'Elba

Le nostre escursioni di mezza giornata aiuteranno a comporre un viaggio di gruppo all'Elba culturalmente interessante ma anche di svago per la vostra comitiva. Per quanto riguarda le escursioni trekking, in questa sezione ne vengono riportate alcune ma sarebbe impossibile offrire un elenco completo di tutte le escursioni adatte a viaggi di gruppo ugualmente interessanti e appaganti che sono possibili all'Elba e che effettuiamo con il nostro centro escursionistico.

AQUAVISION escursione M/N NAUTILUS - imbarcazione con visione sottomarina
Il Nautilus è una speciale unità di trasporto passeggeri (24x8 mt., capienza 200/240 pax) che vi consentirà di ammirare il panorama costiero dell’Isola d’Elba e di scoprire flora e fauna marina dei suoi fondali incontaminati, grazie agli 80 mq. di vetri installati nella parte immersa dell’imbarcazione; è dotato di tutti i confort, aria condizionata, impianto stereo e servizio di bar; inoltre i più sofisticati strumenti di navigazione renderanno la Vostra escursione rilassante e sicura.  Sono previsti due itinerari separati con partenze giornaliere: La mattina da Portoferraio, dove potremo scoprire le insenature di roccia e ghiaia bianca che da Portoferraio portano fino a Capo Enfola e golfo di Viticcio; molto interessante anche la riserva marina di Capo Bianco. Il pomeriggio partenze da Marciana Marina costeggiando il versante occidentale fino al caratteristico paesino di Pomonte, dove potremo osservare i resti di un relitto di un nave adagiato sul fondale a soli 15 metri di profondità.

GIARDINO DELL’OTTONE - orto botanico con palme esotiche
Il Giardino dell’Ottone vede la nascita nel 1910 per idea di Giuseppe Garbari, un ricco proprietario trentino che comprò questo vasto terreno per acclimatarci piante di origine esotica. L’appezzamento si trova a 400 metri circa dal mare nelle vicinanze del Giardino dell’Ottonella, famosa proprietà di Giorgio Roster: la persona che presumibilmente dette l’idea di costruire un nuovo giardino di acclimatazione all’amico Garbari. Nel 1913 era possibile osservare già 36 tipi di palme diverse. Il 17 gennaio 1927 Giorgio Roster morì e Garbari decise di vendere il possedimento. I proprietari venuti dopo hanno fondamentalmente mantenuto le caratteristiche originarie del luogo e nel 1986-1987 ha dettero inizio ad una restaurazione, nella quale il giardino venne diviso i 8 settori. Ad oggi si hanno circa 2 ettari di coltivazione e di ogni pianta è possibile conoscere ogni caratteristica leggendo semplicemente la scheda informativa relativa. Visto il gran numero di specie presenti il giardino dell’Ottone risulta il miglior giardino di acclimatazione di tutta la Toscana.

DALLA VETTA PIÙ ALTA - trekking
Partenza in direzione di Marciana Marina per poi iniziare la salita in direzione di Poggio per una breve sosta nel caratteristico paesino a 350 mt s.l.m., vivibile solo a piedi per via della configurazione delle costruzioni compatte e disposte a cerchi concentrici, idealmente difese dai bastioni dell’antica chiesa di San Nicolò. Circondato da una natura ricchissima, predominata da boschi di castagni e di lecci.
A breve distanza da Poggio troveremo la stazione di partenza della Cabinovia che in soli 18 minuti di salita da 375 metri di quota, vi permetterà di raggiungere comodamente la vetta del Monte Capanne (1019 mt.) cima più alta dell'Arcipelago Toscano, e di poter godere di un fantastico panorama di tutta l’Isola, oltre che, in condizioni di visibilità favorevole, dell'intero arcipelago, della costa etrusca e la Corsica. Tempo permettendo, proseguiremo per Marciana uno dei centri più antichi dell’Isola, abitato fin dal l sec. a. C., anche se le costruzioni hanno caratteristiche prevalentemente medievali. La fortezza Pisana del XII secolo, costituita da quattro bastioni, domina la cittadina; la Chiesa di Santa Caterina costruita nel 1200 e successivamente modificata, è arricchita da dipinti del ‘600 e ‘700; da segnalare anche la campana artistica ordinata dal Granduca di Toscana Francesco ll.

ACQUARIO DELL’ELBA E MUSEO FAUNISTICO
Di recente costruzione l’acquario presenta al momento 60 vasche funzionanti con oltre 150.000 litri d’acqua. Per le sue dimensioni e la varietà di specie presenti all’interno è la seconda struttura in Italia dopo l’Acquario di Genova. E’ possibile visitare più di 150 diverse specie di organismi marini mediterranei, molte di queste difficili da individuare e osservare da vicino. Molto interessanti per i visitatori risultano le Lampughe grandi pesci pelagici difficili da trovare negli altri Acquari italiani. Molto interessanti risulteranno ai visitatori le numerose specie (circa 30) di Crostacei presenti e i Molluschi come la Polpessa e il Tritone. Nel 1997 è stato inaugurato all’interno dell’acquario il Museo Faunistico Elbano che ospita ad oggi più di 170 tipi tra Mammiferi e Uccelli presenti sull’Isola. La suddivisione in Diorami e le schede esplicative

IL GRANITO DELL’ELBA - trekking leggero
L’Elba è caratterizzata da l’ampio massiccio granitico del Monte Capanne (1019 mt.) che domina il versante occidentale; l’estrazione del granito risale già dall’epoca dei Romani, successivamente proseguita durante la dominazione Pisana e da tutte le popolazioni che si sono succedute che ne hanno tratto beneficio, usandolo per abbellire monumenti e abitazioni. Derivano dallo stesso luogo anche alcune colonne del Pantheon, delle Terme di Caracalla, del Colosseo, nonché di altre opere monumentali romane. Resti di cave dismesse di epoche varie sono presenti in tutta la zona, in molte delle quali sono ancora ben visibili diversi manufatti praticamente ultimati. Oggi rimane un’unica cava di estrazione, attività artigianale che riesce a mala pena a soddisfare le notevoli richieste, anche se il duro lavoro che necessita ne sta facendo un’arte ormai destinata a scomparire.

LAVORAZIONE IN CAVA
Partenza per San Piero dove, a circa 1,2 km di percorso (a piedi) dal centro del paese, si trovano le cave di granito, con la possibilità di assistere all’estrazione dei blocchi grezzi tramite macchina con filo diamantato, per la successiva lavorazione che prevede la rottura in più lastre grazie ad un’antica lavorazione rimasta invariata nel tempo. Tutta la produzione è destinata al mercato locale. È possibile assistere anche alla creazione di tutti gli attrezzi necessari da parte del fabbro della cava. Ci sposteremo poi alla cava inferiore, dove c’è un piccolo laboratorio che rifinisce su commissione diversi prodotti. Si ritorna in paese, dove ammireremo una mostra fotografica con relativa spiegazione e con possibilità di acquistare caratteristici souvenir ottenuti dalla lavorazione della pietra.

LE VIE DEL GRANITO - trekking
Partendo dalle cave di granito di San Piero si procede per un sentiero che conduce ai “Sassi Ritti” e alle antiche cave romane, dove si trovano ancora i resti di imponenti colonne romane già sbozzate; il percorso ha una durata di 1 h. all’andata e 1 h. al ritorno (sono circa km. 2), è abbastanza impervio e adatto a persone comunque abituate a camminare. Al rientro a San Piero presso la scuola è possibile visitare una mostra fotografica con circa 100 foto dell’epoca, mentre nel giardino della stessa scuola sono presenti manufatti che risalgono al 1900-1950; passeggiando per le vie del caratteristico borgo si potranno ammirare diversi portali in granito risalenti addirittura al 1690; visiteremo infine la chiesa di S. Niccolò di epoca romanica con colonne in granito e uscendo dalla chiesa consigliamo una sosta alla Piazzetta Belvedere, dove si può ammirare uno stupendo panorama.

LE MINIERE
Il nome più antico dell’Isola d’Elba (Aethalia=scintilla) le è stato attribuito dai Greci che, navigando nell’alto Tirreno vedevano i fuochi sprigionati dai forni di lavorazione del ferro. Per diverso tempo l’abbondanza e la purezza dell’ematite elbana ha rappresentato un’enorme ricchezza e fonte di guadagno per tutti gli abitanti, fino al 1981 anno in cui è stata chiusa l’ultima miniera di ferro dell’Isola. La parte orientale dell’Isola ricorda ancora molto questa attività; le nostre escursioni accompagnati da esperte guide ambientali vi daranno la possibilità di conoscere e visitare le affascinanti di Calamita, la galleria del Ginevro e le antiche miniere di Rio Marina con il trenino che attraversa i cantieri minerari.  Nel versante del Monte Capanne da almeno 150 anni studiosi e collezionisti di tutto il mondo concentrano il loro interesse su questa montagna, che nasconde nelle sue vene splendidi cristalli da collezione di tormalina e berillo oltre a numerosi e spesso rari minerali accessori. Dunque non e’ strano che l'Elba sia conosciuta in tutto il mondo per la bellezza, la rarità e l’interesse scientifico dei suoi minerali.
A) MINIERE DI CALAMITA – GALLERIA DEL GINEVRO – MUSEO VECCHIA OFFICINA
Partenza per Capoliveri per la visita delle miniere di Calamita e Galleria del Ginevro, dove si estraeva magnetite; potremo effettuare un suggestivo percorso sotterraneo affacciati sopra incredibili voragini fra vecchie stazioni e lavatoi, ripercorrendo il faticoso lavoro minerario dell’uomo attraverso i secoli e l’evoluzione delle tecniche estrattive. Visita al Museo della Vecchia Officina di Calamita.Rientro nel caratteristico centro di Capoliveri. SCHEMA PREZZI
B) MINIERE DI FERRO DI RIO MARINA – MUSEO DEI MINERALI E DELL’ARTE MINERARIA
Partenza per Rio Marina dove accompagnati dalla nostra esperta guida ambientale, raggiungeremo uno dei più antichi cantieri delle miniere di Ferro e, dopo una breve ma esaustiva descrizione storica e geologica, ci potremo soffermare a ricercare campioni di minerali da collezionare. In alternativa è possibile fare un piccolo viaggio a bordo del caratteristico trenino attraverso i cantieri minerari. Conosceremo poi il Museo dei Minerali e dell’Arte Mineraria che si estende per oltre 600 mq all’interno del palazzo Burò, dove, oltre ad una vastissima collezione di minerali, sono presenti diversi ambienti di miniera fedelmente ricostruiti da esperti di archeologia industriale, utilizzando materiale originale rinvenuto nei vecchi cantieri.

La Costa del Sole - trekking
Sentiero Costiero
Percorso: Chiessi, Fetovaia.
Lunghezza: km 5,8. Dislivello complessivo  mt 160. Durata: 3 ore (escursione guidata). Difficoltà: molto facile.
Interessi: Storico, geologico, paesaggistico.  
Si parte dal Paesino di Chiessi e percorrendo la suggestiva via del Tramonto  (sentiero selciato a mezza costa) circondati dai vigneti e dalle piante della gariga, raggiungiamo il Paese di Pomonte e ne attraversiamo i vicoli scendendo fino al mare.
Sulle scogliere granitiche di Pomonte osserviamo gli antichi sistemi di carico, (il Bigo e la via di lizza) ancora presenti allo “Scalo” dove fino alla fine degli anni sessanta si caricava il granito ed il vino sulle imbarcazioni che trasportavano questi prodotti sul continente.
Proseguiamo lungo costa fino alla spiaggia dell’Ogliera, quindi il sentiero risale a tornanti per cinquanta metri per poi proseguire a mezza costa, sempre affacciato sul mare regalando ai partecipanti degli impagabili scorci panoramici.
Il sentiero avvolto nei colori e nei profumi della macchia mediterranea che ormai ha sostituito quasi totalmente i vigneti  raggiunge dopo 5,8 chilometri la bella spiaggia di Fetovaia .

L’Elba Spagnola - trekking
Sentiero Spagnolo
Percorso: Porto Azzurro, Forte San Giacomo, Barbarossa ,Madonna del Monserrato.
Lunghezza : km 7. Dislivello complessivo: mt 190. Durata: 3 ore (escursione guidata). Difficoltà: facile
Interesse: storico, geologico, paesaggistico.
Si parte dall Piazza centrale di Porto Azzurro e risalendo i vicoli del centro Storico si raggiungono i bastioni della fortezza Spagnola  di San Giacomo, la più imponente opera di architettura militare spagnola presente sull’isola. Camminiamo lungo un sentiero che fiancheggia  il lato sud della fortezza per poi terminare  sulla spiaggia di Barbarossa  regalandoci splendidi scorci panoramici sulla costa sud orientale Elbana.
Lasciata la Spiaggia risaliamo in direzione Nord per immetterci nella vecchia strada di campagna che ci conduce al famoso santuario Spagnolo della Madonna del Monserrato costruito nel 1606 per volere del generale Pinel comandante della piazzaforte Longonese in quel periodo.
Nei pressi del suggestivo santuario si può ammirare anche l’antico acquedotto abilmente scavato nella roccia rossa che caratterizza la valle.
Ritornando verso Porto Azzurro prima di terminare l’escursione facciamo una sosta per ammirare il gigantesco pino del Monserrato, questo meraviglioso albero secolare e uno dei maestosi monumenti del regno vegetale presenti sul territorio isolano.

Miniere e Pirati - trekking
Percorso: Sentiero Orientale, Santa Caterina, Grassera, Fortezza del Giogo.
Lunghezza: km 5. Dislivello complessivo: mt 175. Durata: 3 ore (escursione guidata). Difficoltà: facile     
Lasciato il piccolo paese fortificato di Rio Elba ed aver visitato l’antico lavatoio pubblico del paese ci  incamminiamo lungo un sentiero che ci porta al cinquecentesco santuario di Santa Caterina, continuiamo lungo un viottolo che ci porta ad incontrare i ruderi del paese di Grassera, distrutto e mai più ricostruito a seguito di un attacco barbaresco avvenuto nella prima metà del 1500; fra le poche rovine che si conservano quelle della piccola chiesa di San Quirico. L'escursione prosegue fino ai 352 metri del Monte Giove, dove intorno alla seconda metà del quattrocento fù costruita l'imponente Fortezza del Giogo. Da questo luogo il panorama è superbo e domina tutto il versante orientale dell'isola con le sue famose miniere; volgendo lo sguardo ad oriente possiamo ammirare  l'Isola dei Topi, Cerboli e Palmaiola nel tratto di mare che separa l 'Elba dal continente. Ritornando, attraversiamo un territorio suggestivo e molto interessante per  gli appassionati di geologia.